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Buono o Cattivo?

Stefano Beretta
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Ogni bambino sa che questo è il periodo dell'anno in cui tutte le buone e cattive azioni (e i pensieri) che hai avuto vengono contati da Babbo Natale. Se ne sta infatti nel suo splendido palazzo glaciale al Polo Nord cercando di stabilire cosa otterrai la mattina di Natale.

È una sensazione meravigliosa e irripetibile. Un anno nella vita di un bambino è tanto importante come una vita intera e quindi è da non perdere.

E la speranza che qualche errore... non sia stato notato ed il regalo desiderato arrivi è tanta!

Ora, mentre il modo di giudicare di Babbo Natale, che si basa sulla bontà, è piuttosto prevedibile, la metrica di valutazione in altri ambiti può essere leggermente più confusa e complicata.

Ad esempio, quando sto cercando di negoziare qualche cosa per che è veramente importante per me, è più nel mio interesse l'essere cattivo o buono?

Cosa intendo per comportamento cattivo? Mah, ad esempio mentire, imbrogliare, essere aggressivi? Chiedere il Sole con la Luna come dolcetto finale? Essere scortesi, in ritardo, spiacevoli e generalmente odiosi? Trattare l'altro senza alcun rispetto e senza empatia?

Credo che  abbiamo tutti avuto a che fare con persone del genere ad un certo punto della nostra vita ed è stato piacevole?

D'altro canto il guaio dell'essere buono è che porta con se una brutta reputazione. Chi vuole essere percepito come buono?

Un mio amico è stato eletto il ragazzo più buono del suo ufficio, sembrerà strano, ma questo fatto lo ha reso folle. Voleva essere percepito come un matto cattivo,  pericoloso da irritare, uno da non sfidare e non certamente come uno che ama starsene a a letto fino alle 9 con una tazza di cioccolata calda.

Un buono può essere pensato come incolore e insipido, in effetti il successo tende a non essere visto come sinonimo di bontà.

Ma la realtà è che tutti noi inconsciamente amiamo molto la gentilezza e ne siamo dipendenti, vogliamo essere in grado di fidarci delle persone con cui abbiamo a che fare ed a nostra volta vogliamo piacere.

Essere buoni ci permette di far si che le cose procedano. Non sto parlando di essere senza spina dorsale, l'esercizio della forza e del potere possono essere comunque espletati in modo piacevole. Essere competitivi nei nostri confronti ed in quelli degli altri non è necessariamente un fatto dannoso, se ci pensate la mancanza di conflitto è stagnazione, ma è il modo in cui affrontiamo questi conflitti che conta veramente.

Preferisco di gran lunga collaborare in modo amichevole e trovare modi alternativi di lavoro con l'altra parte. E nel caso in cui questo non funzionerà, sarò pronto ad utilizzare altri mezzi, tratteremo ancora più duramente, ma in modo piacevole.

Un mio collega lo spiega meglio. Dice che non si comporta mai in modo cattivo e spiacevole durante la negoziazione, ma è sempre molto aggressivo con se stesso nel definire i propri obiettivi.

Essere buoni e gentili potrebbe metterci nelle condizioni di ottenere un accordo migliore. In realtà, non sono certo che questo sia vero il 100% delle volte, ma è sicuramente un buon modo per vivere.

Buon Natale e un bellissimo 2019.


Tradotto liberamente da Alan Smith (e pienamente condiviso )

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